Manageritalia: attivo il credito welfare 2025 per i dirigenti

Caricata in piattaforma la seconda tranche del credito welfare per i dirigenti

Manageritalia ha reso noto il caricamento della seconda tranche del credito welfare che spetta ai dirigenti in servizio, secondo quanto stabilito dal rinnovo dei contratti dei dirigenti delle aziende del terziario. Il credito welfare, da 1.000,00 a 1.500,00 euro annui a seconda del CCNL, si somma al credito 2024, nel caso in cui non sia stato speso in tutto o in parte. La piattaforma offre la possibilità di ampliare le prestazioni sanitarie del Fasdac e previdenziali del Fondo Mario Negri, oltre ad un welfare globale per il dirigente ed i suoi familiari ed interessa anche la formazione, i servizi socioassistenziali, il rimborso delle spese scolastiche, assistenziali, il trasporto pubblico e molto altro. 
I dirigenti possono accedere alla piattaforma dal sito Cftmt con le proprie credenziali, così come le aziende. 

Ebac: contributo aggiornamento professionale

A sostegno dei datori di lavoro, è previsto un contributo fino ad un massimo di 500,00 euro

L’Ente Bilaterale Artigianato Campania offre ai datori di lavoro e i loro dipendenti che vogliono aggiornare le proprie competenze un contributo pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 500,00 euro. 
Ai fini della richiesta, è necessario allegare:
– documentazione attestante l’acquisizione del requisito;
– documentazione attestante le spese sostenute;
– autorizzazione al trattamento dei dati ai fini della legge sulla privacy (mod. EBAC);
– fotocopia documento identità del richiedente.
Nel caso di assistenza, è possibile recarsi presso uno degli Sportelli Territoriali attivi su tutto il territorio campano ovvero presso la sede dell’Ente. 

Costituzione della rendita vitalizia: illustrate le novità del Collegato Lavoro

Esposta la nuova disposizione normativa introdotta dall’articolo 30 della Legge n. 203/2024 e fornite le relative istruzioni amministrative (INPS, circolare 24 febbraio 2025, n. 48).

Con la circolare in commento, l’INPS a provveduto a illustrare quanto stabilito dall’articolo 30 del Collegato Lavoro (Legge n. 203/2024) in materia di costituzione della rendita vitalizia, in relazione a contributi pensionistici obbligatori non versati e prescritti.

Infatti, con l’introduzione del comma settimo all’articolo 13 della Legge n. 1338/1962, a decorrere dal 12 gennaio 2025 (data di entrata in vigore del Collegato), il lavoratore ha ora la possibilità di richiedere direttamente la rendita vitalizia senza doversi sostituire al datore di lavoro inadempiente, ma solo quando il diritto di quest’ultimo (e del lavoratore in sostituzione) è ormai prescritto; ovvero quando, in forza della maturata prescrizione, la rendita vitalizia non possa più essere richiesta all’Istituto né dal datore di lavoro né dal lavoratore, in sostituzione del datore di lavoro.

Al riguardo, l’Istituto precisa che la prescrizione decennale inizia dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, ovvero dal giorno di scadenza del termine di prescrizione dei contributi, che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare e non ha versato. 

Peraltro, oltre che alle domande e ai ricorsi inoltrati a decorrere dall’entrata in vigore della Legge n. 203/2024, le indicazioni fornite con la circolare in oggetto trovano applicazione anche a tutte le domande di rendita vitalizia e ai ricorsi inoltrati prima del 12 gennaio scorso che risultino giacenti e non ancora definiti.

Infine, l’INPS nella circolare in argomento ha inserito anche gli adempimenti amministrativi a carico del datore di lavoro o del lavoratore o dei suoi superstiti, i profili istruttori e l’onere di riscatto, il profilo degli iscritti alla Gestione pubblica.

CCNL Edilizia Industria e cooperative: rinnovato il contratto nazionale

 L’ipotesi di accordo che verrà validata dalle assemblee dei lavoratori entro il 20 marzo 2025

Il 21 febbraio 2025 le componenti sociali dell’edilizia (Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro e Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil), dopo l’intesa raggiunta sulla parte economica lo scorso 28 gennaio, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo anche per la parte normativa. 
Dal punto di vista economico l’aumento salariale previsto al secondo livello è di 210,00 euro con incremento sui minimi del 18%, mentre dal punto di vista normativo il contratto si completa con gli accordi sul catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità, trasferta nazionale, lavoro straordinario, non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, prevedi e commissione classificazione. Di notevole interesse la definizione della denuncia unica, trasferta ed F24. Come affermano le OO.SS. di settore nella nota congiunta la denuncia unica oltre a promuovere la regolarità, garantisce maggiore trasparenza ed affidabilità dell’intero settore nei confronti dei soggetti terzi e delle Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di un modello telematico che l’impresa dovrà inviare mensilmente alla Cassa Edile, contenente i dati riferiti al cantiere e all’operaio, dichiarando le ore lavorate e le ore non lavorate con campi bloccanti che impediscono le cd “sottodenunce” (ore dichiarate inferiori alle lavorate), erogazione dell’evr, applicazione contrattuale. Nella direzione della semplificazione e automatizzazione dei processi sono state inoltre definite novità anche sul nuovo regime di trasferta.
Entro il 20 marzo 2025 si svolgeranno le assemblee dei lavoratori per la validazione dell’ipotesi di accordo.