CCNL Istruzione e ricerca: riunione all’Aran per la prosecuzione della trattativa

Le OO.SS. hanno richiesto interventi sostanziali sulla parte normativa del contratto

Nei giorni scorsi si sono riuniti Aran e OO.SS. di settore per proseguire la trattativa per il rinnovo del CCNL 2022-2024 del comparto “Istruzione e Ricerca”. L’Aran ha presentato alcune proposte di modifica della parte relativa alle relazioni sindacali e di integrazione della disciplina del lavoro a distanza. 

I Sindacati negli interventi hanno sottolineato l’esigenza di un cambiamento sostanziale del capitolo relativo alle relazioni sindacali al fine di potenziarne la funzione, sia per quanto riguarda la parte comune del comparto che nelle parti specifiche di settore (scuola, università, ricerca, AFAM). Alla luce dell’esperienza applicativa del CCNL 2019/2021, ritengono preferibile precisare alcune clausole relative alle relazioni sindacali al fine di renderne maggiormente chiara l’applicazione, come ad esempio, in materia di informazione sull’utilizzo delle risorse o di contrattazione dei compensi. 

Rispetto al lavoro a distanza, pur apprezzando la proposta dell’Aran di estendere i giorni di attività resa in questa modalità dai lavoratori in particolare condizioni di salute o che assistano familiari con disabilità, è stata rappresentata la necessità che questo istituto sia reso maggiormente accessibile a tutto il personale.

In conclusione è stata ribadita la richiesta di erogazione al personale del Settore ricerca le risorse relative al CCNL 2019-2021 non ancora distribuite. 

Nuove disposizioni su tributi regionali e locali e federalismo fiscale: D.Lgs. in esame preliminare

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in sede di esame preliminare, un decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 9 maggio 2025, n. 127).

Il provvedimento, su proposta congiunta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, introduce misure volte a rafforzare l’autonomia fiscale per gli enti territoriali e a semplificare gli adempimenti a carico di cittadini e imprese.

 

In linea con le disposizioni già implementate per i tributi statali, si prevede la possibilità anche per gli enti territoriali di adottare meccanismi incentivanti l’adempimento spontaneo. Tra questi, spiccano sistemi premiali per i contribuenti che optano per l’addebito diretto in conto corrente, l’introduzione di comunicazioni preventive all’avvio di attività di accertamento (lettere di compliance e avvisi bonari), e la facoltà di istituire forme di definizione agevolata delle pretese tributarie, con riduzione delle sanzioni e degli interessi dovuti.

 

Specificamente per le regioni, viene introdotto l’avviso di accertamento esecutivo, finalizzato ad accelerare le procedure di riscossione coattiva. Contestualmente, si interviene semplificando la gestione della tassa automobilistica.

 

Per quanto concerne le province, si prevede che il gettito dell’Imposta Provinciale di Trascrizione sia assegnato all’ente nel quale è gestita concretamente l’attività e non dove è solo domiciliata la sede legale.

 

Relativamente ai comuni, il decreto prevede una maggiore proporzionalità nella commisurazione delle sanzioni applicabili in materia di IMU, TARI, imposta di soggiorno e contributo di sbarco. Si introduce, altresì, una semplificazione degli adempimenti dichiarativi concernenti l’IMU, attraverso l’adozione di un modello telematico unificato. Inoltre, al fine di incentivare la partecipazione degli enti locali all’attività di recupero dell’evasione fiscale, per il triennio 2025-2027, viene elevata dal 50% al 100% la quota da attribuire ai comuni per le maggiori somme accertate e riscosse.

CCNL Poste: ufficializzati i dati per il premio di risultato

La percentuale stabilita è pari al 105%

Le Segreterie Nazionali Cisl-Fp, Confsal-Comunicazioni, Failp-Cisl, Fnc-Ugl hanno reso noti i dati relativi al calcolo degli obiettivi relativi al Premio di Risultato dell’anno 2024, e comunicata l’erogazione   nella percentuale del 105% con la busta paga del mese di  giugno.

Viene specificato che il lavoratore può decidere di destinare fino ad un massimo del 100% del premio in Welfare aziendale, non oggetto di tassazione, così distribuito:

100,00 euro in caso di destinazione del 10% del proprio premio.

300,00 euro in caso di destinazione del 50% del proprio premio.

600,00 euro in caso di destinazione di almeno il 90% del proprio premio.

Gli importi sono erogati tenendo conto delle assenze per malattia nella misura di 1/312 per coloro che lavorano su 6 giorni settimanali e 1260 se l’orario è su 5 giorni settimanali

Sono escluse dal computo ai fini degli eventi, le assenze dovute a patologie del CCNL e ricoveri ospedalieri anche in day hospital adeguatamente documentati, ivi  ricomprendendo i periodi di prognosi, infortuni sul lavoro, nonché congedo  maternità per un periodo di cinque mesi, ed eventuale interdizione anticipata e/o posticipata.

CCNL Acqua e Gas: siglata l’ipotesi di accordo con aumenti pari a 282,00 euro complessivi

Previsti aumenti retributivi e Una Tantum che viene erogata con le competenze di luglio 2025

In data 8 maggio 2025 le Associazioni datoriali Anfida, Proxigas, Assogas e Utilitalia insieme alle OO.SS. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno siglato un’ipotesi di accordo relativo al CCNL Acqua e Gas. Il contratto, scaduto il 31 dicembre scorso, riguarda circa 50mila addetti in quasi 600 imprese. L’accordo riguarda il triennio 2025/2027 e deve essere votato dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore, all’interno delle assemblee previste nei luoghi di lavoro.

 

Da un punto di vista economico, l’accordo prevede un aumento sui minimi tabellari (TEM) pari a 260,00 euro nel triennio secondo la seguente ripartizione:
90,00 euro dal 1° luglio 2025;
60,00 euro dal 1° luglio 2026;
60,00 euro dal 1° luglio 2027;
50,00 euro dal 1° ottobre 2027.

Agli importi sopra indicati, si aggiungono 15,00 euro mensili sulla produttività per gli anni 2026 e 2027; 4,00 euro mensili per la previdenza complementare dal 1° gennaio 2026; 2,00 euro mensili riguardanti l’assistenza sanitaria integrativa, sempre dal 1° gennaio 2026; 1,00 euro mensile sull’assicurazione premorienza e invalidità permanente e 230,00 euro di Una Tantum che viene erogata con le competenze di luglio 2025.

 

Dal punto di vista normativo, viene stabilito l’aumento giornaliero della reperibilità pari a 2,00 euro che produce un vantaggio medio mensile di 5,00 euro; la riduzione dell’orario settimanale da 38 ore e 30 minuti a 38 ore per tutti i lavoratori e questo implica un vantaggio medio pari a 17,00 euro mensili. Inoltre, viene riconosciuto un riposo fisiologico per le ore straordinarie notturne integralmente retribuito con un importo pari a 8,00 euro mensili

 

Tra le altre novità si segnala la ridefinizione dell’impianto classificatorio, la definizione del valore punto di 25,00 euro come elemento imprescindibile per la valutazione economica dei prossimi rinnovi contrattuali; l’aumento delle ore di agibilità sindacale per tutti gli RLSA; l’aggiornamento della normativa sulla malattia e sul comporto; l’aumento di 12 mesi di aspettativa retribuita per le donne vittime di violenza di genere; introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda.