Contribuzione in agricoltura: la sospensione d’ufficio dell’attività con soli operai a tempo determinato

Fornite indicazioni per consentire un puntuale aggiornamento delle posizioni contributive della Gestione contributiva agricola (INPS, circolare 9 ottobre 2024, n. 91).

L’INPS ha fornito indicazioni in materia di sospensione d’ufficio dell’attività con dipendenti per le posizioni contributive caratterizzate esclusivamente da operai a tempo determinato nel settore agricolo.

In effetti, per sospensione dell’attività con dipendenti si intende il periodo di tempo durante il quale il datore di lavoro cessa di avere in forza operai agricoli. Durante tale periodo il soggetto che svolge l’attività economica continua a esistere sotto il profilo fattuale e giuridico e può o meno svolgere attività di produzione (avvalendosi, per esempio, del contoterzismo), ma non ha contratti di lavoro in corso con operai agricoli.

Dato che l’assenza di operai in forza determina il venire meno dell’obbligo assicurativo e contributivo, il datore di lavoro iscritto alla Gestione contributiva agricola è tenuto a comunicare lo stato di “sospensione” entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, ai sensi dell’articolo 5, comma 3 del D.Lgs. n. 375/1993.

Tuttavia, in considerazione delle particolari modalità produttive che caratterizzano molte imprese agricole che si avvalgono esclusivamente di operai a tempo determinato (su tutte le posizioni contributive associate al relativo codice fiscale oppure con riferimento a un solo CIDA), consistente nell’utilizzo discontinuo della forza lavoro nel corso dell’anno in relazione alla tipologia di orientamento colturale concretamente praticato, nell’Allegato n. 1 alla circolare INPS n. 88/2006 è stato precisato che: “Non integra la fattispecie della sospensione dell’attività, la condizione dell’azienda che assume manodopera a tempo determinato in uno o più trimestri nel corso dell’anno in relazione alle proprie esigenze aziendali”.

Per garantire un adeguato aggiornamento degli archivi della Gestione contributiva agricola, le posizioni CIDA esclusivamente utilizzate per la gestione degli adempimenti contributivi relativi ai soli operai a tempo determinato e connotate dalla mancanza, durante un intero anno civile (quindi dal mese di gennaio al mese di dicembre), di invio di flussi Uniemens-PosAgri e dall’assenza di contratti di lavoro attivi, devono essere poste d’ufficio nello stato di “Sospensione”.

In questo caso, la data di sospensione deve coincidere con il primo giorno successivo rispetto alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro oppure, se posteriore, in via convenzionale, con la data dell’ultimo giorno dell’ultimo mese di competenza della dichiarazione Uniemens-PosAgri trasmessa.

Dopodiché, l’assunzione di un nuovo operaio agricolo su una posizione contributiva (CIDA) sospesa ne determina il cambio di stato da “Sospesa” a “Riattivata”.

L’acquisizione dell’informazione negli archivi della Gestione contributiva agricola è innescata da una denuncia di variazione del datore di lavoro, presentata attraverso il servizio “Iscrizione Azienda Agricola” presente nell’area riservata del portale istituzionale dell’INPS, che deve pervenire all’Istituto entro 30 giorni dall’assunzione ai sensi del citato articolo 5, comma 3 del D.Lgs. n. 375/1993.

 

 

CCNL Portuali: siglata l’ipotesi accordo che prevede aumenti retributivi



L’accordo stabilisce incrementi retributivi, welfare, indennità di vacanza contrattuale e rivalutazione degli scatti di anzianità


In data 8 ottobre 2024, la Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti hanno siglato, insieme alle associazioni datoriali Assotrasporti, Assiterminal, Assologistica e Fise Uniport e alla presenza di Ancip, un’ipotesi di accordo che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori portuali, per un numero complessivo di 18mila unità. Il CCNL, scaduto il 31 dicembre 2023, si è rinnovato con decorrenza dal 1° gennaio 2024 e scadenza al 31 dicembre 2026. 


L’ipotesi prevede un aumento retributivo pari a 150,00 euro lordi mensili sul minimo conglobato (per i livelli diversi dal 4° livello) e 50,00 euro a titolo di Edr, come indicato nella tabella seguente.




































































Livello Valori retribuzione 2023 Minimo conglobato Totale Edr
7 1.460,01 141,00 1.601,00 50,00
6 1.625,20 144,00 1.769,00 50,00
5 1.703,44 147,00 1.850,00 50,00
4 1.804,96 150,00 1.955,00 50,00
3 1.920,84 153,00 2.074,00 50,00
2 2.076,80 156,00 2.233,00 50,00
1 2.229,03 159,00 2.388,00 50,00
Quadri imprese 2.383,74 162,00 2.546,00 50,00
Quadro B Adsp 2.432,94 166,00 2.599,00 50,00
Quadro A Adsp 2.681,80 169,00 2.851,00 50,00

È previsto, inoltre, un importo pari a 120,00 euro annui di welfare, di 600,00 euro a titolo di Una Tantum (di cui 350,00 euro lordi parte retributiva e 250,00 euro di welfare). A decorrere dal 1° novembre 2026, fermo restando il valore degli scatti di anzianità, occorre adeguare la rivalutazione degli scatti maturati in azienda con lo stesso meccanismo previsto per il personale delle Adsp. 
Gli importi pari a 200,00 euro, di cui sopra, verranno erogato con le seguenti modalità:
90,00 euro (40,00 euro MC + 50,00 Edr) a novembre 2024;
50,00 euro a dicembre 2025;
60,00 euro a dicembre 2026
L’Una Tantum di 600,00 euro, uguale per tutti i livelli, viene erogata nelle seguenti modalità:
– 150,00 euro quota retributiva + 50,00 euro welfare a novembre 2024;
– 100,00 euro retribuzione + 100,00 euro welfare a luglio 2025;
– 100,00 euro retribuzione + 100,00 euro welfare a luglio 2026. 


Inoltre, viene riconosciuta una giornata di ferie a partire dal 2025. Viene introdotta per questa vigenza contrattuale di un elemento di anticipo del futuro rinnovo (AFR) da corrispondersi a decorrere dal periodo di paga di luglio 2027, interamente riassorbibile dagli aumenti del successivo rinnovo (2027-2029), da corrispondersi solo nel caso in cui il successivo rinnovo del contratto non avvenisse entro il 1° luglio 2027. L’importo di questo aumento, qualora maturassero le suddette condizioni, è pari al 40% della variazione dell’indice IPCA prevista per l’anno 2027. Da gennaio 2028, qualora non sia intervenuto il rinnovo contrattuale, la suddetta percentuale passa dal 40 al 60% della variazione dell’indice IPCA prevista per l’anno 2027. 
Ora la parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori che devono esprimersi, mediante consultazioni, circa l’approvazione dell’ipotesi. 

Pubblicata la legge di conversione del Decreto Omnibus

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 ottobre 2024, n. 236, la Legge 7 ottobre 2024, n. 143, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico nazionale.

La legge di conversione è entrata in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ovvero il 9 ottobre 2024.

Il decreto convertito in questione, al Capo I, fornisce disposizioni fiscali:

  • in materia di credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica (articolo 1);

  • in materia di imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia (articolo 2);

  • in materia di benefici corrisposti ai lavoratori dipendenti (articolo 2-bis);

  • sul trattamento sanzionatorio per i soggetti che non aderiscono al concordato preventivo biennale o ne decadono (articolo 2-ter);

  • sull’imposta sostitutiva per annualità ancora accertabili dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale (articolo 2-quater);

  • in materia di associazioni e società sportive dilettantistiche (articolo 3);

  • riguardo al credito di imposta per investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche (articolo 4);

  • di modifica della disciplina in materia di IVA (articolo 5);

  • sulla tassazione dei redditi di talune categorie di lavoratori frontalieri (articolo 6);

  • di modifica della Legge 14 luglio 2023, n. 93, in materia di disabilitazione dell’accesso a contenuti diffusi abusivamente (articolo 6-bis);

  • sull’introduzione dell’articolo 174-sexies della Legge 22 aprile 1941, n. 633 (articolo 6- ter).

Il Capo II contiene, invece, disposizioni in materia di proroghe di termini normativi (articoli dal 7 al 7-quater).

 

L’articolo 1, come modificato in sede di conversione, integra le modalità per l’erogazione del contributo sotto forma di credito di imposta per la realizzazione di investimenti nella ZES unica; stabilisce una procedura di calcolo dell’ammontare massimo del credito di imposta fruibile da ciascun beneficiario ai fini del rispetto del limite di spesa prevedendo la possibilità che l’autorizzazione di spesa sia incrementata nel limite massimo complessivo di 1.600 milioni di euro per l’anno 2024; dispone che i versamenti all’entrata possano essere disposti direttamente alla contabilità speciale n. 1778 intestata all’Agenzia delle entrate; viene disciplinata l’ipotesi in cui il credito di imposta riconosciuto alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise e alle zone assistite della regione Abruzzo con il provvedimento di cui ai commi 2 e 4 sia inferiore a quello massimo riconoscibile; interviene sulla disciplina del registro per le tecnologie del fotovoltaico prevedendo che, sia gli impianti fotovoltaici, sia le relative celle, debbano essere prodotte negli Stati membri dell’UE.

 

L’articolo 2 eleva da 100.000 a 200.000 euro l’importo dell’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia successivamente alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

 

A seguire, il nuovo articolo 2-bis prevede, a determinate condizioni, una indennità una tantum in favore dei lavoratori dipendenti per l’anno 2024, di importo pari a 100 euro.

 

L’articolo 2-ter, introdotto in sede di conversione, riduce della metà le soglie per l’applicazione delle sanzioni accessorie quando è irrogata una sanzione amministrativa per violazioni riferibili ai periodi d’imposta e ai tributi oggetto della proposta di concordato preventivo biennale non accolta dal contribuente ovvero, in relazione a violazioni riferibili ai periodi d’imposta e ai tributi oggetto della proposta, nei confronti di un contribuente decaduto dall’accordo di concordato preventivo biennale per inosservanza degli obblighi previsti dalle norme che lo disciplinano (comma 1). Tali disposizioni si applicano anche nei confronti dei contribuenti che, per i periodi d’imposta dal 2018 al 2022, non si sono avvalsi del regime di ravvedimento di cui all’articolo 2-quater ovvero che ne decadono (comma 2).

 

L’articolo 2-quater, inserito anch’esso in sede di conversione, consente ai soggetti ISA e che aderiscono, entro il 31 ottobre 2024, al concordato preventivo biennale di adottare il regime di ravvedimento versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.

 

L’articolo 3, modificato al Senato, chiarisce che, ai fini IVA, fino al 31 dicembre 2024, le associazioni e le società sportive dilettantistiche possono continuare a porre fuori dal campo di applicazione dell’IVA le prestazioni di cui all’articolo 5, comma 15-quater, del D.L. n. 146/2021.

Come modificato in fase di conversione, l’articolo 4 ripropone, al fine di sostenere gli operatori del settore sportivo, alcune agevolazioni fiscali per gli investimenti pubblicitari effettuati dalla data di entrata in vigore del decreto fino al 15 novembre 2024.

 

Il nuovo articolo 6-ter, inoltre, modifica la Legge n. 633 (Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio), prevedono per un più efficace contrasto della pirateria online specifici obblighi di segnalazione e di comunicazione per i prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione.

 

L’articolo 7, comma 1, stabilisce che il termine di versamento della prima rata delle imposte dovute, di cui all’articolo 1, comma 82, della Legge n. 213/2023, è differito al 30 settembre 2024 per i soggetti per i quali detto termine scade entro il 29 settembre 2024. Se il termine di versamento della prima rata scade successivamente a quello previsto per il versamento della seconda rata, quest’ultimo termine è differito anch’esso al 30 settembre 2024. Sempre l’articolo 7, al comma 2, proroga i termini per il versamento dell’imposta sostitutiva sull’adeguamento delle esistenze di bilancio iniziali previsto dall’articolo 1, commi da 78 a 85, della Legge di bilancio 2024. Al comma 3, invece, proroga dal 30 giugno 2024 al 30 novembre 2024 i termini di versamento dell’imposta sostitutiva e di redazione della perizia giurata di stima in materia di rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione e dei terreni edificabili e con destinazione agricola, posseduti alla data del 1°gennaio 2024. Infine, al comma 5 lo stesso articolo 7 consente ai soggetti che alla data del 1° gennaio 2020 erano già iscritti nell’albo dei privati abilitati all’accertamento e alla riscossione delle entrate locali, di adeguare il proprio capitale sociale entro il 31 dicembre 2025 anziché entro il 31 dicembre 2024 previsto dalla normativa previgente.

CIPL Agricoltura Operai Venezia: siglato l’accordo di rinnovo

Rinnovato il contratto per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Venezia

Il 24 settembre 2024 le Parti sociali Confagricoltura Venezia, Federazione Provinciale Coldiretti di Venezia e la Confederazione Italiana Agricoltori di Venezia, insieme alle OO.SS. Flai-Cgil Venezia, Fai-Cisl e Uila-Uil hanno firmato l’accordo di rinnovo che interessa i dipendenti del settore della provincia di Venezia.
L’accordo verte sui seguenti temi:
– pari opportunità;
– appalti di servizio;
– introduzione di nuove figure e livelli ( Liv. B1 addetto droni, Liv. B1 conducente di motobarche in acque interne ed esterne, Liv. B2 addetto motosega, Liv. D, addetto sfalcio siepi ed erba);
– ferie solidali, i lavoratori assunti potranno cedere a titolo gratuito e su base volontaria le ferie ed i riposi da loro  maturati ad altri dipendenti;
– indennità di reperibilità, pari al 10% della retribuzione globale di fatto;
– aumento delle retribuzioni del 6,4% con decorrenza 1° ottobre 2024;
– premio continuità professionale, a titolo di Una Tantum pari al 50% di una retribuzione lorda, riconosciuto al raggiungimento del quindicesimo anno di servizio continuativo; 
– previdenza, assistenza ed integrazione trattamento malattia ed infortunio.