È legge la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese

Pubblicata in Gazzetta ufficiale la normativa che attua l’articolo 46 della Costituzione (Legge 15 maggio 2025, n. 76).

La Legge n. 76/2025 recante “Disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese” è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 26 maggio 2025, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione e nel rispetto dei principi e dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e internazionale.

In particolare, la normativa ha la finalità di disciplinare la partecipazione gestionale, economica e finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori all’organizzazione, ai profitti e ai risultati, nonché alla proprietà delle aziende.

Più nel dettaglio, nelle imprese nelle quali lo statuto prevede che l’amministrazione e il controllo siano esercitati da un consiglio di gestione e da un consiglio di sorveglianza, in base al sistema dualistico di cui agli articoli 2409-octies e seguenti del Codice civile, gli statuti possono prevedere, qualora disciplinata dai contratti collettivi, la partecipazione di uno o più rappresentanti dei lavoratori dipendenti al consiglio di sorveglianza.
Invece, nel caso delle società che non adottano il sistema dualistico, gli statuti possono prevedere, qualora disciplinata dai contratti collettivi, la partecipazione al consiglio di amministrazione e anche al comitato per il controllo sulla gestione di cui all’articolo 2409-octiesdecies del Codice civile, se costituito, di uno o più amministratori, rappresentanti gli interessi dei lavoratori dipendenti.
In materia di distribuzione degli utili, la Legge in commento dispone che in caso di distribuzione ai lavoratori dipendenti di una quota degli utili di impresa non inferiore al 10% del totale, il limite dell’importo complessivo soggetto all’imposta sostitutiva venga elevato a 5.000 euro lordi.
Inoltre, la normativa stabilisce che possono essere previsti piani di partecipazione finanziaria dei lavoratori dipendenti. Più nel dettaglio, per il 2025 i dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti dalle azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato, per un importo non superiore a 1.500 euro annui, sono esenti dalle imposte sui redditi per il 50% del loro ammontare.
Sul piano organizzativo, si prevede la possibilità di istituire commissioni paritetiche, finalizzate alla predisposizione di proposte di piani di miglioramento e di innovazione dei prodotti, dei processi produttivi, dei servizi e dell’organizzazione del lavoro.
Si stabilisce anche che le RSU e le RSA possano essere preventivamente consultate in merito alle scelte aziendali. Viene prevista una formazione, anche in forma congiunta, di durata non inferiore a dieci ore annue per i rappresentanti facenti parte delle commissioni paritetiche citate.
Le disposizioni della legge in argomento si applicano alle società cooperative in quanto compatibili.
Infine, viene istituita la Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori presso il CNEL.

 

CCNL Consorzi di Bonifica: siglato l’accordo per il rinnovo economico

L’accordo prevede aumenti retributivi da erogarsi a luglio 2025 e a gennaio 2026. Ulteriori novità in materia di classificazione del personale e congedi

Le OO.SS. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil hanno reso noto, mediante comunicato stampa del 22 maggio, che nella giornata del 21 maggio è stato siglato l’accordo di rinnovo relativo agli aspetti economici del CCNL Consorzi di Bonifica e del miglioramento fondiario relativo al biennio 2025-2026. L’accordo completa il percorso avviato con il precedente accordo del biennio 2023-2024.

 

Per quel che riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio del 5,2% in due tranches:
– la prima tranche del 3% sarà corrisposta dal 1° luglio 2025;
– la seconda tranche del 2,2% dal 1° gennaio 2026.

Le percentuali sopra indicate si aggiungono all’ulteriore 5,2% ottenuto nel biennio precedente, tant’è che l’aumento totale complessivo è pari al 10,4% per il quadriennio 2023-2026. 

Le altre novità sono relative alla classificazione degli operai, con l’introduzione di miglioramenti, l’ampliamento delle tutele per il personale avventizio a partire dal riconoscimento del 3° elemento per le ore di lavoro straordinario. Vengono ampliati anche i giorni di congedo per eventi e cause particolari; viene riconosciuto il congedo straordinario per matrimonio, oltre al riconoscimento di un premio di continuità di servizio per i lavoratori che nell’arco di 3 anni hanno lavorato almeno 450 giornate. 

Testo Unico delle imposte indirette: il CdM approva, in esame preliminare, il decreto legislativo

È stata resa nota l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un decreto legislativo, in esame preliminare, che introduce il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 26 maggio 2025, n. 129).

Questo provvedimento si inserisce in un contesto di razionalizzazione e semplificazione del sistema fiscale, in attuazione della Legge delega 9 agosto 2023, n. 111, che ha come obiettivo principale quello di rendere più efficiente la normativa tributaria, riducendo la frammentazione e l’eterogeneità delle disposizioni attualmente vigenti.

 

Il Testo unico ha l’obiettivo di raccogliere in modo sistematico le norme vigenti riguardanti l’imposta di registro e altre tipologie di tributi indiretti, abrogando i numerosi provvedimenti attualmente in vigore che disciplinano tali materie.

 

Le disposizioni incluse nel nuovo Testo unico coprono vari ambiti, tra cui:

  • imposta di registro;

  • imposta ipotecaria e catastale;
  • imposta sulle successioni e donazioni;
  • imposta di bollo;
  • imposta di bollo per attività finanziarie oggetto di emersione;
  • imposta sul valore delle attività finanziarie estere;
  • imposte sostitutive e agevolazioni attinenti all’imposta di registro e agli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.

L’introduzione del Testo unico, dunque, faciliterà l’interpretazione e l’applicazione delle norme, riducendo il rischio di ambiguità. 

CCNL Commercio Cifa – Confsal: sottoscritto il contratto intersettoriale

Maggiore valorizzazione al benessere dei lavoratori ed alla loro sicurezza

Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il CCNL intesettoriale che offre ai lavoratori del  terziario, commercio, distribuzione, servizi, turismo e pubblici esercizi, tutele e condizioni economiche fra le più favorevoli del settore.

Secondo i sindacati il rinnovo valorizza la qualità e l’innovazione oltre che il benessere dei lavoratori, le loro competenze, la tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro e la crescita delle imprese. Come obiettivo principale vi è la centralità della persona e la competitività delle imprese sono strettamente collegate alle condizioni di benessere dei lavoratori.

Ampio spazio è stato inoltre dedicato ai temi della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale e della formazione continua, considerati elementi strategici per accompagnare lavoratori e imprese nella transizione tecnologica e organizzativa in atto.

Previsto, infine, l’aumento dei livelli retributivi,al di sopra dello standard retributivo degli altri contratti del settore.